L’Unione europea è quella strana compagine di Stati sovrani che decide, con estrema minuzia, il calibro delle barbabietole, ma anche altre questioni se si ha la pazienza di dare una occhiata alle diverse “edizioni” della Gazzetta ufficiale (GUUE).
Tra le faccende più serie (non perché i vegetali non lo siano, quantomeno per gli agricoltori), sta cominciando – da qualche anno – ad approvare discipline generali su tematiche piuttosto rilevanti, come quelle che concernono la circolazione e gestione dei dati personali e delle informazioni.
Certo, meglio tardi che mai, dopo che oligopolisti nordamericani si sono presi tutto, in totale assenza di un reale presidio con la scusa – favorita evidentemente da collusi mercenari – che quando si parla di “internet”, non valgono le regole ‘ordinarie’, neppure quelle del buon senso che avrebbero indotto a non farci colonizzare, senza opporre la benché minima resistenza.
Riflessioni che precedono e seguono la mia imminente fatica editoriale dedicata al commercio elettronico.
Volevo solo andare a correre. E l’ho fatto, ma con la testa rivolta ad (in)evitabili incombenze sopravvenute.
Questa volta mi ero ripromesso di non fare un accidente di niente. Ho predisposto l’indice e scelto gli autori dei vari capitoli, sufficientemente esperti da non doverli correggere. Neppure la premessa mi andava di predisporre. La “curatela” poteva (e doveva) bastare.
Purtroppo non c’è scampo e tutte le volte che prometto che “mi chiamo fuori”, sorge qualche complicazione. La prima è stata la “buca” di un mio caro amico su un argomento che non si poteva stralciare senza arrecare danni notevoli alla trama. Ed eccomi, in pista, nella sostituzione.
Successivamente, a bozze di stampa pervenute, che succede? L’Unione europea – accidenti a loro – dopo due anni, approvano una disciplina molto rilevante proprio la settimana prima. Ed eccomi, nuovamente, in campo a dissodare dei regolamenti che più macchinosi non si poteva concepirli.
Non voglio fare nulla, quindi vado a fare un giro alla Caffarella. Purtroppo non si può lasciare tutti a fare lo stesso identico lavoro di esegesi, quindi uno solo deve sacrificarsi, a beneficio di molti. Quando sentirete le espressioni Digital Services Act e Digital Markets Act ricorderete che c’era un tizio che voleva solo correre. E non c’è stato verso. Accidenti all’Unione europea!
Un lago. Dentro i suoi occhi. Sono lacrime. La diga è crollata.