E’ tornato il caldo. Avendo vissuto questi mesi di privazione sia fisica che mentale, catapultati in un mondo per noi irreale, ci siamo dimenticati dell’arrivo dell’estate e del caldo che solitamente ci fa capire che la stagione delle corse va in pausa e si riparte a settembre.
Anche il non gareggiare ha contribuito a farci perdere la cognizione del tempo, a non percepire il passaggio di temperatura verso il caldo. Il calendario delle classiche gare ci accompagna durante la stagione e scandisce le nostre domeniche, le nostre gite e i pranzi in famiglia. In questo 2020 tutto è stato stravolto ed ora qualcuno fa più fatica del solito a riprendere.
E allora che si può fare in questo agosto assolato che ci porterà ad un settembre, probabilmente senza gare?
Partiamo dalle cose positive, se ne trovate, però se ci riflettete bene vi accorgerete che, anche se meno allenati, tutto sommato fisicamente non state male. Non avete addosso i soliti carichi di lavoro e quindi siete andati incontro a pochi traumi, forse avete preso qualche chilo in più ma non è un problema. Dal punto di vista mentale, avete fame di corsa, siete stati privati nel correre ma la voglia c’è sempre stata e quindi le pile non sono scariche, anzi.
Ed allora approfittate di questo periodo per migliorare nei vostri punti deboli, dalla forza alla resistenza, dalla potenza anaerobica a quella aerobica. Potete continuare ad allenarvi riducendo i km ma tenendo sempre il motore che gira. L’inattività di questi mesi deve essere la molla per fare un agosto di movimento e non solo spiaggia.
Le raccomandazioni sono sempre le stesse ma vedo che non bastano mai.
L’abbigliamento deve essere sempre il più semplice possibile per permettere al corpo di traspirare e quindi canotta e pantaloncino corto, e per chi soffre il caldo in testa, un cappellino.
L’alimentazione più mediterranea possibile con frutta e verdura che aiutano a reintegrare e soprattutto bevete tanta acqua e pochi alcolici.
I percorsi devono essere il più possibile all’ombra, cercate delle pinete nelle vostre vicinanze e cercate di capire in quale orario il sole dà meno fastidio al vostro percorso. Ad esempio chi va sull’adriatico avrà parecchia esposizione al sole al mattino presto, mentre di sera può avere più ombra e viceversa per chi sta sul tirreno.
Cercatevi dei parchi, anche se piccoli e dei percorsi con piccoli dislivelli in modo da allenare la forza delle gambe e l’attività cardiaca. Evitate l’asfalto che vi restituisce il gran caldo che assorbe durante la giornata.
Trovate qualche compagno d’allenamento, ma che sia uno che non vi stressa, che va al vostro ritmo e che non vi parla per ore dei suoi problemi perché avete già i vostri a cui pensare.
E veniamo all’allenamento vero e proprio. Non ci sono gare in programma e quindi la preparazione risulta un po’ fine a se stessa, senza un vero e proprio obbiettivo.
Togliete almeno una seduta a settimana, almeno 3 vanno bene e alternate una corsa lenta ad un lavoro.
Ad esempio potete fare un allenamento di lenta entro i 50′-1h, l’allenamento successivo può essere un 35′-40′ con piccolo riscaldamento e poi variazioni sul ritmo di 1′ con recupero di corsa lenta, sempre di 1′ e poi la terza seduta con una corsa lenta da 1h in su.
La settimana successiva potete sostituire la seconda seduta con una corsa in progressione di ritmo, cioè ogni km è fatto in 10 secondi in meno del precedente. Oppure fate un circuito con piccole salite, tipo un cavalcavia, da ripetere 5-6 volte con le salite affrontate con impegno cardiaco spinto.
Potete trovare un circuito che vi piace e fare un allenamento in progressione che vi porta a chiudere ogni giro in meno tempo. Ogni tanto fate una seduta breve fatta solo di riscaldamento e poi 7-10 volte 200 metri circa con recupero di almeno 1 minuto al passo.
Tutte queste indicazioni sono di base, per mantenersi allenati e con la voglia di ricorrere, non comportano problemi di sovraccarico e sono a libera interpretazione. Per chi non riesce a stare fermo un giorno in più può inserire una seduta di lenta da 40′-50′.
Così facendo si può arrivare a settembre, col calare del caldo, in un buono stato di forma, in modo da ricominciare a spingere un po’ di più.
Tutto questo mentre aspettiamo che questa emergenza scompaia anche grazie al senso di responsabilità civile di tutti noi, corridori e non.
Buona strada a tutti.
Giampiero