Agosto, corsa mia non ti conosco

Fa caldo. Quest’anno, come non mai. Ed è agosto. Lo so, il podista non molla mai … Ma, ogni tanto, è necessario dire “no!”. Con questo caldo, corsa mia non ti conosco.

Il pellegrinaggio tra il divano e la poltrona, cambiando sport: il nuoto. Liquidi a volontà. Nel mentre facciamo due vasche immersi nel sudore, da una parte ci ristoriamo con una serie interminabile di docce fredde. D’altra parte, idratiamo l’organismo con qualche sana birretta. Farà male? Di certo non più dell’idea di mettersi in pantaloncini e farsi rosolare da questo sole.

Basta trovare il momento giusto, direte voi. Sicché all’alba, probabilmente sarebbe anche una attività rientrante nel novero del possibile. E non nego che, effettivamente, sia così… ma appena mi chiedo “perché?”, tutto assume la giusta valenza. In effetti, non c’è una motivazione davvero persuasiva. Anche “no” è una risposta.

Fa caldo. Quest’anno, come non mai.

Mi viene in mente lo scambio di battute tra Vincent (il killer impersonato da Tom Cruise) e Max (Jamie Foxx, il tassista) in Collateral: “Dobbiamo improvvisare, adattarci all’ambiente, Darwin, i ching, dobbiamo seguire il flusso …”.

Fuori di metafora consegnata al contesto di celluloide, significa che non cerco di fare qualcosa che è fuori da quello che è il disordinato fluire degli eventi. Non mi muovo in una direzione ostinatamente contraria. E collasso, in evidente (pseudo)coma etilico.

Agosto passerà. Alla prima pioggia, si vedrà.

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