Diciamo che dopo aver iniziato a camminare, il passo successivo è stato quello di correre. Mio padre (grande atleta e sportivo) faceva correre in continuazione me e i miei fratelli (di cui uno runner “Vittorio”). Al mare, dopo il bagno, non abbiamo mai conosciuto un telo di spugna, ma una bella corsa sulla riva per asciugarsi!!
Poi, seriamente, la mia carriera podistica è datata 2006.
Poi, seriamente, la mia carriera podistica è datata 2006.
Beh, la prima in senso cronologico fu “Corri il Tiburtino 2006”, ma quella che sento davvero come la mia prima vera gara è stata la Maratona di Roma 2007 (corsa col pettorale di Fulvia – si può dire!?)
La Maratona di New York 2009, per festeggiare “faticosamente” i miei primi 50 anni !! Una festa, un’esperienza straordinaria in mezzo ad un circo di spettatori che sarà difficile che si ripeta.
Sempre la stessa Maratona, NY2009, al 28 km quando i crampi mi hanno distrutto di dolore e sofferenza. Ma poi nella corsa, in fondo, nulla è brutto totalmente…
Non sono superstiziosa, e neanche gli oroscopi mi divertono. Però devo dire che mi diverte notare i rituali degli altri runners…. a volte mi domando se si rendono davvero conto di quelle piccole scaramanzie che praticano!! Divertenti davvero, ma solo perché io non ci credo!!
Ce l’ho la risposta… ce l’ho… la so!! Sono un bradipo, e lo dico con orgoglio. Sono tra gli ultimi, sempre. Però questa mia lentezza mi consente di apprezzare sfumature che grandi e veloci podisti non sono in grado di notare. Una tra tutte ? Al 35 km della mia prima maratona a Roma (2007) ero agganciata ad un gruppetto che non si poteva definire che "stava correndo", ma arrancando verso la meta. Ed un tipo in questo branco di bradipi che eravamo, disse: "Daje rega! Che l’ultimo che arriva paga da bere a tutti!!" Adoro far parte dei bradipi.
La domanda mi suona strana, come se stessimo parlando di una droga, di un vizio... tipo: hai mai pensato di smettere di bere? O di fumare? O davvero, per noi runners, è una droga? Ma dai, no! Comunque non ho mai pensato di smettere. Adoro il mio stato di tossica della corsa e me ne vanto!
Una volta... per un infortunio durante la Maratona di Stoccolma. Anche lì, nel mio claudicante andare verso il primo punto di riconsegna del chip, ho tuttavia fatto quello che la grande maratoneta Laura Fogli suggerisce, ho alzato gli occhi, ho goduto dell’atmosfera sana e tonica che solo chi corre può apprezzare.
Salute. Sul serio e non per modo di dire. La corsa è per me sinonimo di benessere. La corsa aiuta il mio fisico ed è per questo che il risultato cronometrico ha un valore relativo per me. Per me correre significa stare bene.
Beh ci dovrei pensare su… Diciamo che per quanto riguarda i miei obiettivi, le mie ambizioni, le mie motivazioni potrei pensare alla Maratona di Honolulu. Perché vi chiederete ? Perché è una gara veloce? Noo. Perché è ben organizzata? Noo... E allora perché? Perché così poi mi sparo una vacanzona alle Hawaii!!!
Ciao Antonella ti ricordi di me?
Come stai?