Co.vi.d (ovvero Corsa viziata da…)

Si può scrivere sul sito: “Che palxjyyle!!!”? Forse è meglio di no, ma il senso è comunque chiaro.

Dopo che, faticosamente, si è ricominciato a corricchiare, non solo nei nostri allenamenti più o meno strutturati  sono riprese anche le gare e, per fortuna, ogni domenica risuona, sull’asfalto, il rumore dei nostri piedi.

Più uno desidera una cosa e più tutto l’universo-mondo-del-male trama contro di lui. Cominci a prendere il ritmo e cala la temperatura. Vorresti uscire, ma devi lavorare per qualche scadenza non prorogabile. Corri(cchi) e sei vittima di qualche infortunio.

Ma il Covid (Corro-na-virus), accidenti a lui!, pensavamo di averlo fatto fesso, da consumati artisti dell’elusione. Come in Matrix, Neo, il nostro Eletto, schiva le pallottole con velocità prodigiosa, così noi, ogni giorno, ci rendevamo invisibili al virus. Non ci facevamo trovare. Senza fare il benché minimo rumore, ci muovevamo come ninja metropolitani… Finché ….

Finché la pargola, molto affettuosa, fa cessare questa immunità conquistata a duro prezzo. Tre vaccini, tre botte di febbre ed eccoci qui. Tutti in clausura.

La corsa si ferma e comincia quella, dapprima, dei tamponi e, poi, quella di ritornare negativi il prima che si può.

Solitamente quando si dice “Sii positivo!”, il messaggio è contraddistinto da elementi favorevoli.

Oggi è una iattura e pure le parole tramano contro di noi.

Si ricomincia tutto daccapo. Al caldo, per giunta. Insomma, decisamente controcorrente.

Il virus corre, purtroppo, più veloce di noi.

“Che palxjyyle!!!”

[https://www.youtube.com/watch?v=X7LOYZ5gRs0]

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