Compatibilità generazionali

E’ bello essere giovani. Tutto è possibile, il tempo neppure sembra passare. Si va di fretta. Ogni cosa è “certo” che accada per la prima volta in assoluto. Ed è “diverso” da quello che vedono i genitori.

La ruota della vita passa, inevitabilmente, dall’incontro-scontro tra “Ai miei tempi …”, detto dai genitori, e la replica dei figliuoli: “Cosa ne vuoi sapere tu…”.

Lì il ricordo; qui l’assoluta certezza. Il dialogo diventa difficile perché parte da “assoluti” inconciliabili: la differenza generazionale.

Tuttavia ci sono dei valori che restano costanti nonostante quello che si può pensare. Un qualsiasi brano dei Beatles sarà sempre migliore di uno qualsiasi dei brani dell’intera discografia dei primi dieci artisti in classifica in questo momento. Un qualsiasi gruppo rock degli anni ’70 sarà sempre superiore a qualsivoglia sforzo possano fare, in materia, i Maneskin. Potremmo parlare di letteratura, di cinema, di politica, di sport, ma il risultato cambierebbe di poco. In certe situazioni possiamo essere certi che il “meglio”, con molta probabilità, è stato già fatto. Così come potrebbe dirci, se parlassimo di musica classica, un nostro trisavolo.

Quindi, c’è poco da discutere, ma sarebbe un errore.

La vera questione è vivere “il proprio tempo”, senza dimenticare il punto di partenza. Se mi piace Rosa Chemical, e di certo può accadere, devo anche considerare che si tratta di una copia in scala ridotta di Achille Lauro che, a sua volta, è una molecola di Renato Zero che corrisponde, più o meno, ad un atomo di David Bowie. A farla breve, il punto di contatto – se restiamo alla musica – è che io so chi è Rosa Chemical, mentre mia figlia non sa chi sia stato David Bowie. Perdendo il passato non si hanno gli strumenti per comprendere il presente e ragionare sul futuro.

Se ai giovani è riservato il compito di “cambiare il mondo” non possono partire da zero. Devono trovare, nelle radici, quanto vale la pena di portare avanti cambiando ogni cosa, se necessario, ma a ragion veduta e non pensando che il “nuovo” sia “migliore” per principio. Allo stesso modo su molte cose del passato va stesa una densa cortina di oblio, affinché si possa passare oltre. Un contatto tra generazioni è ancora possibile, da entrambi i lati. Gener-azione.

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