CorriColonna 2023: si ricomincia…

Questa Corricolonna comincia all’insegna di clima frizzantino che, di prima mattina, incute pensieri negativi, così come una coltre nera sovrasta proprio il cielo della cittadina laziale. Invece ogni cosa andrà al posto giusto. Alle 8,00 i partecipanti erano già quasi tutti arrivati. Buon segno.

Pochi saluti (a Leo e Tonia e Paoletto e altri compagni Bancari o meno). Su tutti, l’abbraccio con il Presidentissimo Luciano che mi fa gradito dono del quarto volume della sua vita, attorniata dalle persone e dagli eventi (non solo sportivi). Per uno – il sottoscritto – che non si ricorda cosa abbia mangiato per cena la sera prima, il nostro Luciano “viaggia” ormai ad una media di oltre 100 (fittissime) pagine per ogni anno ricordato. Sicché ad una stima prudenziale, per giungere ai nostri giorni, gli mancano ‘solo’ 2800 pagine. Siamo ansiosi di leggerle perché sono anche i “nostri” anni, segnati da un risibile contributo al mondo del podismo.

Torniamo a noi. Tutti sanno che la Gara di Colonna è organizzata molto bene. L’uva non manca (sia sfusa che pigiata) così come persone attente a presidiare ogni angolo.

Prima della partenza, oltre alle riprese dall’alto (ora) attraverso un quadricottero, la moltitudine dei podisti assiste al volteggio elegante di un elicottero.

Chi scrive è stato uno dei fortunati che, in occasione del compleanno di una cara amica, ha colto l’attimo per farsi un “giretto” di Colonna proprio con quell’elicottero, condotto mirabilmente da Italo.

Sarà per il nome “littorio” – di gran moda in questi tempi – che richiama trasvolatori di tempi andati (com’è scritto anche in epigrafe del Colosseo quadrato) ma l’esperienza è stata davvero interessante per più di un motivo.

Il primo è che quel trabiccolo va ad una velocità che non si immagina ed ha una maneggevolezza mirabile: sembra un giocattolo, ma non lo è (soprattutto se ci stai sopra…). Gli spostamenti repentini possono provocare un effetto simile al mal di mare (va bene: mal d’aria), proprio perché non ti viene in mente una tale capacità di modificare l’assetto in pochi istanti.

Il secondo motivo di interesse – anch’esso inimmaginabile – è quando questo aeromobile resta “sospeso” in cielo. Immobile, pare poggiato su un sostegno, con una sensazione di segno radicalmente contraria a quello del movimento che avete provato qualche minuto prima.

Mi dispiace per Jack Dawson (il noto sfigato protagonista di Titanic) ma su un elicottero si è veramente “Padroni del mondo” e non sulla prua di una nave. Qui è lei che ti “porta”; qui sei tu che guidi il mezzo senza avere (apparentemente) alcun limite.

Alle 9,30 si parte. Un pochino di brezza aiuta a rinfrescare le membra dalla fatica del percorso. Non c’è ancora nulla da fare. Dopo l’estate, almeno il sottoscritto, fa fatica a carburare e Colonna non aiuta affatto, per motivi già più volte dichiarati. Questa certificazione di tapascionismo andante è stato, peraltro, previamente certificato dalla consueta visita di idoneità all’attività agonistica: “il test di esercizio è stato arrestato a causa esaurimento muscolare”. Più chiaro di cosi! Ma, tapascione o no, a Colonna mi piaceva tornare, dopo gli anni di sospensione (della gara), se non altro per il “goccetto” del km 9, per il quale ho ancora una reattività invidiabile.

Avevo sperato in 1.000 iscritti, cifra tonda e rassicurante. Alla fine sono stati, più o meno, 800… che, di questi tempi, pochi non sono. Al Presidente degli Arancioni, come si conviene, stilare il bilancio che è, come si conviene, un bicchiere mezzo pieno (di vino, ovviamente).

Il panorama podistico sta diventando sempre più complesso e, con il Battisti (primo di categoria M80) ed Enzino Gianni, segnavamo le “dipartite” dal calendario di gare che sembravano delle costanti assolute.

I tempi cambiano. In tutti i sensi. Per cui fa piacere rivedere tante facce note e riascoltare i commenti post-gara di quelli bravi: “Pensavo di far meglio di 36 minuti”, dice uno. L’altro replica: “Anche io che sono andato poco sopra i 37”. Con un sorriso pensavo che, mentre loro vedevano il gonfiabile, io ero al km 6.

Colonna piace.

Molti mi hanno chiesto della “piccola”. Ad un passo dal suo compleanno, procede spedita.

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