Cronache della Befana

Corri per la Befana segna il tradizionale (ri)avvio della nuova stagione podistica. Un modo per alcuni per risvegliare l’organismo dalla pausa delle festività natalizie durante le quali qualche stravizio viene sempre commesso. Per altri – il sottoscritto ad esempio – per uscire da un lungo letargo, pesante e lento, come (non) si conviene.

In queste condizioni, il percorso è stato duro, tanto che, nelle retrovie, poco ci mancava di essere superati anche dai camminatori (in specie, un manipolo di “compagne” dai capelli variopinti). Sicché, tranne pochi sventurati, non c’era praticamente alcuno con cui misurarsi bonariamente (o, meglio, farsi compagnia declamando l’affanno). Tranne quattro “bancari” non ho visto, per esempio, neppure un arancione. Segno tangibile che tutti vanno meglio, pure quelli della non competitiva.

Il tapascionismo andante ha determinato un effetto per nulla piacevole. Al ristoro del km 5 non c’era più neppure un goccio d’acqua. Per fortuna, oramai, quando si viaggia a velocità così infime, il ristoro praticamente non serve, ma questo non vale per i “novizi” o coloro che corrono la non competitiva che, magari, in riserva di ossigeno, un sorso d’acqua lo avrebbero pur meritato. Tranne questa nota negativa, di cui – ovviamente – si sono accorti solo gli scarsi (che, poi, sono quelli più bisognosi…), una leggera variazione del percorso ha scongiurato la curva a gomito che, in precedenza, segnava pericolosamente l’entrata sul rettilineo finale di Via Lemonia.

Questa Corsa è stata anche l’occasione per rivedere tanti volti noti, divenuti elementi di una memoria flebile. Tra tanti, senza intenzione di far torto, una citazione la meritano il Lirico (Giambra), Enzino, Leone, Paoletto, Davide, Galassi, Viglialoro, la Verduchi family, la famiglia Pugliese, Oscar, il Silvioli, Marco Cenni, Manuel, il presidentissimo Luciano…

Dopo l’arrivo, e le patatine del ristoro, come da promessa è il caso di fare una capatina dalle parti di Colonna. Accolto dal sindaco e dal Presidente un brindisi ci sta bene, ma la pizza? Il sesto senso di Tonino evidentemente l’ha aiutato ad evitare quella che si preannunciava come una strage alimentare. La questione però è solo rinviata. Nella calza, quest’anno, solo carbone.

I 24 partecipanti (al netto di Angelo, che ha deciso di non esagerare) hanno dato il loro meglio. Già che ci siamo, questi i tempi (real): Rossi G. 38,52 – Carnevali U. 41,37 – Strabioli M. 44,38 – Caisaletin Cusangua N.G. 44,41 – Iacono F. 45,21 – Roscioli M. 45,53 – Cervini E. 47,40 – Pimpinella F. 48,08 – Gatta M. 52,56 – Gatta A. 52,57 – Lelli R. 53,35 – Fargione D. 55,00 – Pitolli C. 55,29 – Scaramuzzo G. 58,03 – Giuliani F. 59,06 – Cecchetti A. 59,41 – Amanti E. 1,01,15 – Zaratti P. 1,04,05 – Capogna S. 1,06,32 – Sabadello C. 1,06,32 – Paolini S. 1,17,11 – Gentile L. 1,16,52 – Cacciato G. 1,16,47 – Farronato L. 1,25,22.

Mi è dispiaciuto tanto di non aver potuto abbracciare Anto e Franz, ma viviamo tutti in momenti di difficoltà. La spensieratezza dei primi anni si fa fatica a trovarla. Ma ci proviamo.

Questa “memoria” è dedicata al Comandante ed a Massimo con i quali ho condiviso quasi tutto il tragitto ed a Marco per l’ultimo tratto, quando si stentava a vedere la luce.

Il 2023 è ora cominciato.

[Colonna sonora: The Lotus Eaters, It’s Hurts (Max Steel Pain Mix); A-ha, The Blood That Moves the Body (Special Extended 12” Remix by Danny Boy); Imagination, Body Talk; Chic, Le freak (Dimitri from Paris Remix); Sister Sledge, Lost in Music (Dimitri from Paris Remix); Depeche Mode, Lilian (Retro Mix V2 by Dominatrix); Giusto Pio, Legione straniera; The Cult, Brother Wolf, Sister Moon]

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