Beh, nel 1991, allora ero Assessore allo Sport del Comune di Colonna, iniziai ad organizzare il Trofeo Vini Principe Pallavicini, che da quest’anno si chiamerà Trofeo Uva Italia; un centinaio di atleti per un percorso veramente impegnativo fin su al paese per ben tre volte! Un po’ si lamentavano, ma io, che non avevo la benché minima idea di cosa volesse dire correre non ci facevo caso e ripetevo “ma se avete scelto questo di esercizio fisico… fatelo senza lamentarvi…”
Poi nel 1997 inizia a corricchiare e, complice mio fratello Angelo che ha sempre corso in vita sua, entrai subito nel mondo del podismo e da allora… è stato grande amore!
Poi nel 1997 inizia a corricchiare e, complice mio fratello Angelo che ha sempre corso in vita sua, entrai subito nel mondo del podismo e da allora… è stato grande amore!
Vivicittà, Aprile 1997, tutta dentro Roma; allora era una gara veramente affascinante e suggestiva, ci facevano passare per tutto il centro storico… 12 chilometri veramente belli ed esaltanti. La feci insieme a due miei amici che hanno smesso di correre da un po’, Tony e Giuseppe; arrivai terzo dei tre ma molto contento per aver corso ad una media di 5.48 a chilometro!
Roma Ostia 2004: la mattina nevica… che si fa? Si parte lo stesso, arriviamo al Palaeur e ci cambiamo in mezzo al gelo, con la neve che continua a cadere… Paolo Belardinelli, pietra miliare del podismo tuscolano, nonché uno dei primi orange nel 2006 ed ora forzatamente a riposo, mi guarda e mi fa “ma che la voi tira’? Allora t’accompagno io!” Partiamo che non nevica più, corriamo sulla strada bagnata e mentre ci dirigiamo verso il mare il sole inizia a fare capolino… Paolo mi scandisce il ritmo, cercando di non farmi aumentare l’andatura anche quando le mie gambe sembrano in grado di reggere un ritmo superiore. Alla fine riesco anche a chiudere in crescendo fermando il cronometro a 1.26.53, 4.07 di media a chilometro! Semplicemente fantastico!
Maratona di Milano, Novembre 2004: avevo preparato molto bene questa 42 km ed avevo scelto, insieme ad Angelo Moschitti e Luigi Zannarelli, di correre nel capoluogo lombardo per via del percorso “assai veloce”. Sapevo che sarei potuto scendere sotto le 3 ore e 15, tutte le condizioni erano favorevoli, il clima, il riposo notturno, la giusta alimentazione, la concentrazione… fino al 35° ho la media buona, 4.30 a chilometro, poi… improvvisamente mi ritrovo fermo, anzi cammino, ho freddo, mi guardo intorno e mi dico “ma dove sto?”… allora inizia un calvario che mi farà giungere in Piazza Duomo dopo 3 ore e 26 minuti… cerco qualche giustificazione… non ne trovo…
Non sono superstizioso… a volte penso che i miei personali li ho tutti realizzati con un’altra maglia (aveva i colori giallo e blu…); poi ci rido su e penso che più bella di quella orange non se ne trovano più! E pazienza se qualche anno è passato…
Sono un irriducibile, duro a morire, mi piacciono i finali al cardiopalmo… sembro una belva ferita.
Mai! Amo troppo questo sport; potrei anche smettere, ovviamente per causa di forza maggiore, ma continuerei a essere al servizio del popolo orange senz’altro!
È successo...! Maratona di Roma 2009: vado in crisi intorno al 25° chilometro e strada facendo soffro sempre di più… al 30° trovo Ugo Graziani fermo per problemi fisici, si è ritirato e allora… e allora mollo! Riconsegniamo il chip e pian piano, tra cazzeggi vari, ce ne torniamo in Piazza Venezia! Sarà per la prossima…
Stare bene, ovvero sentirsi bene! Scherzando con qualche amico a volte mi trovo a dire “ma ‘sta corsa ce farà bene?” Beh, penso proprio che sia un ottimo antidoto agli anni che passano…
Sfogliando la rivista “Correre” qualche tempo fa mi hanno particolarmente colpito delle foto bellissime in cui sono ritratti alcuni maratoneti che corrono tra… mura di ghiaccio… ebbene, mi piacerebbe correre la Midnight Sun Marathon di Tromso in Norvegia… e prima o poi…