Ciao Gianluca, come hai vissuto questo periodo di quarantena?
In generale non ne ho risentito molto ad eccezione degli affetti familiari. Durante la quarantena ho sempre lavorato e questo mi ha permesso di tenere impegnata buona parte della mia giornata. Sportivamente parlando è stato “traumatico”, ho vissuto un rapporto di odio profondo con il tapis roulant e dopo 45 giorni ho avuto la conferma che non è lo strumento a me più congeniale.
Quando hai iniziato con l’atletica? Ti sei cimentato anche in altri sport? Ho praticato 7 anni di calcio a livello agonistico e tanti altri sui campi di calcetto di Roma e provincia tra tornei e semplici partitelle tra amici. A fine 2011 la passione per il calcio scemò e decisi di interrompere. Dovevo trovare un’alternativa e pensai di provare a correre la Roma Ostia. Mi preparai facendo solo lunghi e mi presentai ai nastri di partenza, nel febbraio 2012. Quando tagliai il traguardo, dopo oltre 2 ore, decisi che il podismo sarebbe diventato il mio sport
I tuoi migliori risultati finora ottenuti
1:20:18 alla mezza, 36’ e rotti sui 10 km e poi mi cimento anche in pista, sui 5000 (18’21”) e 3000 (10’19”). Mi auguro di poterli presto aggiornare
Hai delle preferenze in termini di distanze e quali sono le gare cui sei più affezionato?
Tra un diecimila e una mezza non ho una preferenza marcata. Una mezza richiede una preparazione più lunga e impegnativa e se ottieni un risultato in linea con le tue aspettative la soddisfazione è maggiore rispetto ad una dieci. Gare a cui sono più affezionato? La Vola Ciampino perché era la gara di casa, la mezza dei Castelli a livello paesaggistico/panoramico, la mezza del Bormio per la durezza del tracciato.
Illustraci le tabelle che normalmente segui per gli allenamenti e quali sono i tuoi punti di forza. Stai lavorando su qualche aspetto a livello tecnico in ottica futura?
Mi alleno tendenzialmente 5 volte alla settimana, il programma ovviamente cambia in base alla gara da preparare. Corti veloci, lunghi, ripetute di varie lunghezze e intensità, fartlek, lenti…molto variegato. Il tutto sotto la supervisione del mio amico, nonché coach, Francesco Bosco…è lui l’artefice. I miei punti di forza sono, senza ombra di dubbio, l’autocontrollo e la progressione: partire più piano per poi correre la seconda parte di gara più veloce (split negativo).
Negli ultimi anni il movimento del running laziale è cresciuto molto dal punto di vista della quantità di gare e praticanti: hai delle proposte per un miglioramento qualitativo?
Non ho le conoscenze giuste per dare suggerimenti tecnici e dettagliati. Posso solo consigliare di investire maggiormente nelle strutture sportive e magari promuovere iniziative a livello scolastico per far avvicinare più giovani a questo sport che richiede impegno, abnegazione e tanto sacrificio.
Il tuo sogno nel cassetto, atleticamente parlando …
Quando ero alla prime armi era quello di correre la maratona di Roma sotto le 3 ore. Ora non è più un sogno nel cassetto ma un desiderio che spero presto di poter esaudire. Con un pizzico di fortuna…
Di Gianluca Panella posso dire solo una cosa ,che e un atleta di Grande classe!!!ma soprattutto e un grandissimo persona..!!!!