Giuliano Simonelli

GIULIANO SIMONELLI

 

Perché correre è stata da sempre la mia passione, anche quando da giovane praticavo il calcio; la cosa che mi piaceva di più durante gli allenamenti erano i giri di campo.
1964 gara di circa 10 km durante festa parrocchiale nella mia borgata (naturalmente vinta da me)
Sono diversi tra cui: 13/9/86, Udine, campione italiano amatori, 110 ostacoli MM35 e 3/11/1991 New York Marathon, 42.195 metri di applausi, incoraggiamenti e bambini che porgevano il loro “cinque”: indimenticabile!
16/9/1989: Cesenatico, campionati italiani amatori su pista categoria MM40, 400 metri ad ostacoli, dopo l’ultimo ostacolo sbilanciamento e conseguente caduta. Terza corsia bagnata dalle mie lacrime.
Nessuno, l’unica cosa della quale non posso fare a meno durante la corsa è la mia fascetta al polso, ma per convenienza.
In discesa quasi una gazzella, in salita decisamente un brocco.
Nel 2002, sei mesi nei quali stava per prevalere la volontà di attaccare le Mizuno al chiodo: fortunatamente non ho trovato il chiodo.
1986 Velletri, gara di 10 km in tre giri, fine secondo giro, grande fatica e grande delusione per essere stato doppiato dal keniano, mi sono arreso.
Che dire, dopo 23 gare di campionato regionale su pista, 18 di campionato italiano su pista, 30 di cross, 44 di criterium regionali su pista, 33 staffette varie e 373 gare di corsa su strada…… CORRERE È BELLO.
La 100 km, ma anche nella preparazione delle mie 7 maratone non potevo effettuare più di tre “lunghi” di 30 km che andavo in carenza di ferritina, per cui addio 100.

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