Mentre, stancamente, si riprende a correre, per qualche ignoto motivo, mi torna alla mente il brano “Goodbye Horses”.
Probabilmente, detto così non vi ricorda nulla.
Per chi ha visto il film “Il silenzio degli innocenti” è sufficiente descrivere la scena alla quale la suddetta canzone fa da suggestiva cornice. Il nostro Buffalo Bill (l’attore Ted Levine) – che dalla pelle delle sue vittime intendeva realizzarsi un “abito” femminile – si guarda allo specchio ed ammira le sue fattezze, in vista della transizione da uomo a donna. Ed è una immagine tra il sensuale e l’inquietante, segno che tocca dei confini che sappiamo esistere ma non potremmo valicare senza perdere l’identità.
Al registra Demme, l’autrice del brano in questione doveva piacere parecchio, poiché un altro suo pezzo, “Heaven” è contenuto nella colonna sonora di “Philadelphia” (anche qui qualche questione rispetto al “riconoscimento” del proprio autentico genere).
Il brano è avvolto dal mistero. Non tanto per l’autrice (scomparsa lo scorso anno), distinta dal nome “Q Lazzarus”, con il quale ha scritto ben pochi pezzi, quanto proprio per l’ermetismo delle liriche.
Al nostro “protagonista” è sicuramente accaduto qualcosa di grave, per il quale ha dovuto superare “la nottata” ed abbandonare i cavalli. I “cavalli”, secondo una lettura, rappresentano i sensi che ci tengono avvinti alla dimensione terrena. Lasciarli dietro le spalle – o volare sopra di loro – significa, quindi, lasciare cadere la condizione di “umanità” e transitare in un livello superiore. Peccato che è lo stesso effetto di una sufficiente dose di acidi: durante il trip si può volare (anche fuori dalla finestra), e vedere ogni sorta di animali fantastici. Quando si finisce il “viaggio”, però, si precipita rudemente al suolo.
I cavalli vanno via, e con loro la nostra coscienza. Anche qui, i confini tra ciò che è positivo e ciò che è negativo non stanno contrapposti, ma sulla stessa linea di confine: un passo, la salvezza; lo stesso passo, l’inferno. Cosa prevarrà?
You told me, I see you rise /But, it always falls /I see you come, I see you go.
He said, All things pass into the night. /And I said, Oh no sir, I must say you’re wrong, /I must disagree, oh no sir, I must say you’re wrong.
Won’t you listen to me?
You told me, I’ve seen it all before /I’ve been there, I’ve seen my hopes and dreams A lying on the ground.
I’ve seen the sky just begin to fall /He said, All things pass into the night.
And I said, Oh no sir, I must say you’re wrong, /I must disagree, oh no sir, I must say you’re wrong.
Won’t you listen to me?
Goodbye horses, I’m flying over you /Goodbye horses, I’m flying, flying, flying over.
[Riferimento cinematografico: https://www.youtube.com/watch?v=XV1AbomxueY]