Per rimettermi in forma dopo anni di scarsa attività fisica. Da scolaro mi piaceva sempre l'atletica, a scuola odiavo gli altri sport, cricket e rugby ma mi divertivo a correre e saltare.
La maratona di Roma nel 2005, iscrizione individuale. Ingenuo, sono partito come un razzo, pieno di entusiasmo. Dolori e rimpianti a seguire.
Trovando il mio albergo a Parigi il giorno prima della maratona senza mappa e senza saper parlare il francese, dopo ore di cammino in strade sconosciute nella notte buia trainando la mia valigia pesante. L'oasi nel deserto!
Correndo dopo buio al Tuscolo con una torcia montata sulla fronte ho attirato le attenzioni non volute di un cinghiale. "Con che cosa mi posso difendere qui nel bel mezzo di niente?" ho pensato, ma ringraziando Dio alla fine la creatura era solo curiosa.
Non ci credo per niente nelle superstizioni.
Bradypus torquatus.
In ogni maratona quando il mio corpo è caduto nella crisi degli zuccheri, il cosiddetto muro. Ma un po' dello spirito di Julie Moss (Hawaii, 1982) c'è in ognuno di noi e non molliamo.
L'Artemisio 2008: una serie di buche e sassi assassini, tutta la strada coperta di foglie. La mia caviglia ha fatto un rumore come un ramo che si spezza, poi nell'arco di 10 secondi si è gonfiata come un pallone. Non ero l'unico quel giorno a passare il traguardo in ambulanza.
Lo sport più puro e naturale che ci sia.
La maratona di Londra ma... la richiesta è 5 volte superiore ai posti disponibili. Per poter partecipare occorre o dimostrare di avere completato una maratona sotto 2:45' (!) o produrre almeno mille sterline per un ONLUS associato.