Maratona di Roma 2018

Carissime e Carissimi,
sotto un sole che non splendeva da tempo così caldo, orfani del grande Ettore Scardecchia, non in forma da top come lo scorso anno, con 43 Orange iscritti alla 24ma edizione della Maratona di Roma, torniamo a casa con 35 arrivati (8 donne iscritte e tutte al traguardo), 2 ritirati e 6 non partiti.
Su tutti la grande impresa di Isidoro Langone che distrugge il muro delle tre ore e ferma il cronometro a 2.56.43, collocandosi al nono posto della All Times Orange subito dietro Angelo Giuliani (2.47.00 – Roma 2008) e Calogero Vitale (2.55.52 – Milano 2013). Con lui sono saliti a 12 gli atleti della Running Evolution ad aver terminato una maratona in meno di 180 minuti.

Si migliorano anche Mauro D’Agostino (3.42.33, 12 minuti in meno dell’ edizione dello scorso anno!); Franco Mariotti, anche lui di minuti ne toglie parecchi (dal 5.31.20 del 2017 al 5.20.58 di poche ore fa); Antonio Moretti chiude in 4.11.53 e subito nota la differenza rispetto al 5.58.02 dello scorso anno quando faceva il pacer delle 6 ore; Antonella De Nardo lascia anche lei i “gradi” da pacer e chiude in 5.31.32; Daniela Fargione, si migliora anche se di pochi secondi (3.49.21 – aveva 3.49.54 nel 2017) nonostante la levataccia per aver prima accompagnato il figlio all’aeroporto (piezz ‘e core a mamma sua…); Maria Rosaria Ippolito chiude in 5.11.19, decisamente meglio del 5.42.51 dello scorso anno, quando fumava meno sigarette…; Stefania Pizzuti, anche lei col best (4.07.38 – aveva 4.20.23) ed infine ottima Felicia Venuti che per poco non abbatte il muro delle 4 ore (4.01.14, sei minuti in meno della Roma 2015).

Sono 4 gli esordienti e tutti in grande spolvero: a partire da Mario “uomo di gomma” Monticelli che ha chiuso splendidamente in 3.35.26; Fabio Delcuratolo in 3.42.59, Roberto Trivelli in 3.43.51 e Gaetano De Santis in 4.35.27.
Applausi per tutti gli altri, tra i quali cito Piero Di Marco, oggi alla sua 100ma gara in Orange; cito il prode Meloni, partito come un razzo appresso ad Isidoro e poi autodisintegratosi lungo il percorso, chiudendo comunque in 3.35; il buon Bosco, oggi in formato soft ma comunque in 3.11; il trio che non delude mai… Cerrone, Corradini, Antonioli, sempre e comunque protagonisti con tempi di assoluto rilievo. Le tranquille prove di Liliana e Oscar, unici pacer di quella che un tempo fu una nostra nutrita colonia.
Per gli altri, rimando al commento settimanale.

E poi ci siamo noi, noi del popolo, noi che vi incitiamo, che vi scattiamo le foto, che ci sgoliamo, che ci mangiamo la buona pizza del forno di Colonna (Tonino nuovo nostro iscritto e fratello di Nando Corrieri, in procinto di debuttare il prossimo 25 Aprile a Frascati, ha voluto “bagnare” la sua prima avventura, anche se non podistica, offrendo pizza, ciambelle e vino; erano le 9 e voi eravate appena partiti… non sapevamo come far passare il tempo nell’attesa di vedervi passare al 13mo km sul Lungotevere davanti la Sinagoga e allora…).
Un caro saluto a tutti…
Dimenticavo… la tigre Palleschi a Milano chiude in 3.06.38 (alla faccia!), dove gareggiava anche Carmela Monzo, new best dopo il 3.12.33 di Roma 2017; Maximiliano Faticoni chiude quella di Parigi (lui la chiude e basta…); domenica prossima Federico Iacono chiuderà quella di Bonn… ve basta?

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