Durante la corsetta, qualche pensiero “spicciolo” esce fuori. Senza tanti collegamenti tra loro. Pensieri frammentati come la corsa. Pensierini della sera, per l’appunto.
– La verità non può avere padroni.
– Conta di più essere malvagi che forti.
– Il nostro stare su questa terra è qualcosa di più di una mera attrazione gravitazionale. Almeno è questa la speranza.
– Se scrivo 3, 6, 9, vi sentite autorizzati a completare la successione con un 12. Non un 10 o un 11. Perché abbiamo prospettato una regola che guida la previsione. Ma non c’è niente di “vero” in ciò: è solo artefazione, un deliberato inganno.
– Un dolore condiviso unisce due persone di più di una gioia.
– Le maschere potranno anche essere diverse ma sotto ci sono le stesse persone.
– Qualche volta toccare il fondo è l’unica cura.
– E’ fortunato l’uomo che ha amici saggi.
– Un esame di coscienza implica di averne una.
– I sentimenti ti confondono.
– I figli hanno tutto il diritto di sbagliare, nonostante quello che possano ritenere i genitori.
– Non si può essere più furbi del diavolo.
– Le persone che conosci sono quelle che ti sorprendono di più.
– Quello che sei è quello che possiedi?
– Adeguarsi è snaturarsi.
– Un segreto può diventare un’arma pericolosa.
– Siamo molto sensibili alle vibrazioni. Se solo ce ne rendessimo conto.
– E’ difficile apprezzare le opinioni altrui quando sono contro di noi.
– Quando accendi una luce per qualcuno si rischiara anche il tuo cammino.
– Dire, fare, postare.
– Trovare la parola giusta non serve se il momento è sbagliato.
– Un evidente errore di prospettiva: credere che gli altri credano in quello a cui credi tu.
– Un conto è prendere una decisione; altro darvi esecuzione.
[Una lettura: D. Kahneman, Pensieri lenti e veloci, Milano 2012]