Se proprio vi piacciono le Ultra

Le UltraMaratone sono una dimensione particolare. Fuori della portata di molti di noi. C’è “ultra” ed “Ultra”. Con la minuscola, tutte le gare che superano i 43 Km (la 50 di Romagna, tanto per dirne una), fino ad arrivare alle 100 (tra le quali Il Passatore, of course). Poi quelle con l’iniziale maiuscola, tra le quali, da qualche anno, si corre la Filippides Run (più esattamente Authentic Phidippides Run Athens-Sparta-Athens).

Qualora la Spartathon non fosse sufficiente, il percorso del buon Filippide è stato completato con il “ritorno”.

Avete compreso bene: si tratta della Atene-Sparta-Atene, cioè 490 chilometri da correre nel tempo limite di 104 ore, cioè i 4 giorni e quattro ore che si narra furono sufficienti al nostro instancabile messaggero (“messaggero” in grado di correre 225K in un solo giorno).

Detto ciò va aggiunto il fatto notevole. Quest’anno, all’ultima edizione che si è chiusa il 28 novembre scorso, una nostra connazionale (Francesca Ferraro) è arrivata prima fra le donne (e sesta assoluta), in 88 ore circa. Una evidente fuoriclasse, rispetto ai 45 podisti che hanno provato l’impresa.

Stiamo parlando di un donzella che ha un personal di 4h32 sui 50K, ha corso i 100K in 8h31 e che, in una 24ore, ha inanellato ben 214,5K. E servono proprio dei requisiti “speciali” per potervi partecipare: per esempio, aver terminano una qualsiasi gara oltre 160K. Per la corsa a “circuito”, aver superato i 250K dopo 48 ore, oltre i 300K dopo 72 ore. Cose così.

Magari è merito del nome. “Francesca”, cioè proveniente dalla Francia, è anche il nome assunto dal Santo Patrono d’Italia e, in anni recenti, dal Pontefice. Nessuno prima aveva avuto il coraggio di “assumerlo” dato l’inevitabile confronto. Un nome, quindi, “segno” di grandezza e di capacità senza pari. Direi “franco”, come sinonimo di schietto, anche se servono ben altre capacità per sviluppare una performance del genere. Non solo gambe, ovviamente; ma testa, volontà, forza d’animo, tanto per iniziare. Qualità che, a certi livelli, valicano ogni considerazione di genere.

Naturalmente una prodezza del genere è stata (quasi) totalmente ignorata, appresso alla distorsione di un qualunque calciatore di serie Z. Non meritava, questa nostra compagna, mezzo minutino nel mare magnum dell’informazione generalista?

Francesca, sei una “assoluta” degli “assoluti”. Applausi.

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