Virtual Venice

Massimo Cardaci ha commentato la sua virtual Race, con la speranza di partecipare quanto prima alla Venice Marathon reale.
“Correre in solitaria, su percorsi fuori dai centri abitati – per quanto possibile – per non incontrare altri  e con la mascherina (lo faccio sempre comunque) è una sensazione tutta nuova. Mi è mancata la condivisione dello sforzo con altri che come me hanno l’obiettivo di arrivare. Di certo il tempo non passa mai e la fatica sembra doppia (anche perché si deve correre con lo zaino idrico pieno, non essendoci “gli angeli custodi” dei ristori). 
Sta di fatto che mi ero allenato per scendere sotto le 4 ore e 25 minuti, e invece ho sfiorato le 5 ore.
Ma oggi non importa: ci penserò e cercherò di capire cos’è andato storto.
Oggi era importante il ripartire con qualche evento che desse un senso alle fatiche degli allenamenti, e aiutasse a rimpinguare il serbatoio della gioia di correre.”

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